Una raccolta di oggetti ordinari, fotografati nella vita quotidiana, la cui semplice contrapposizione basta a dar loro un sesso e a reinventarle.
Il volume è stato stampato in occasione della personale dell’artista al Museo MADRE di Napoli
(25 febbraio – 1 maggio 2007) che comprende due installazioni nello spazio, Climb at your own risk e Manège. Il libro SEX è di per sé un’opera d’arte. Claude Closky non è uno scrittore, ma ha realizzato libri sin dall’inizio del suo percorso artistico. I suoi libri contengono parole o immagini e rappresentano un modo diverso di concepire lo spazio, attraverso mezzi minimali o poco spettacolari. Seguendo la linea di Ed Ruscha che considera i suoi libri di fotografia come vere sculture, Claude Closky immagina alcune disposizioni di elementi di linguaggio, o di elementi visivi, che egli prende e ridefinisce nel contesto particolare della successione delle pagine. La naturalezza della lettura procura una sensazione di estraneità alle cose più ordinarie e prive di significato, poiché esse non rispondono più ai criteri di articolazione del racconto o di descrizione, né a nessun altro criterio abituale. SEX è una raccolta di oggetti ordinari, fotografati nella vita quotidiana, ma di cui la semplice contrapposizione basta a dar loro un sesso, maschile a sinistra, femminile a destra. Figurative per associazione, le coppie così formate non ritrovano il loro genere sessuale e ci fanno ridere o arrossire solo perché si sono incontrate sulla doppia pagina del libro. Queste immagini reinventano un simbolismo sessuale partendo dalle cose spogliate del loro valore e da punti di osservazione molto semplici. Claude Closky modifica discretamente l’ordine delle cose e notevolmente il nostro sguardo sulle cose.