Il catalogo di un grande protagonista dell'arte astratta italiana: dagli esordi figurativi ai rapporti dinamici tra forme colorate geometrizzanti, sino a opere che si configurano come cifrari in negativo e positivo.
Mauro Reggiani, astrattista rigoroso e ortodosso, fu inizialmente un pittore legato alla tradizione, nel gusto per la materia e nell’inclinazione a una composizione equilibrata.
Partendo da queste opere giovanili l’autore ne ripercorre il corpus pittorico: dalla ricerca figurativa iniziale – forme strutturate, razionalmente controllate e raffreddate – all’approdo astratto negli anni Trenta presso il gruppo legato alla galleria milanese del Milione; un’astrattismo costruttivo che si muove all’insegna del rifiuto delle istanze spiritualistiche e idealizzanti e il cui esito è un impianto formale geometrico che non ha significati secondi.
Il catalogo generale cerca di dar conto di questa vasta produzione pittorica, a cui si aggiungono note relative agli affreschi architettonici, ai mosaici, alle vetrate, ai tappeti, ai tessuti e agli arazzi, alle ceramiche e alle sculture, testimonianza della fecondità dell’artista.