Arte

Marina Miraglia, Massimo Osanna

Pompei La fotografia

Pompei

Focus dell'indagine il profondo legame fra Pompei, la sua immagine ben presto divenuta icona dell'Antico, la sua fortuna culturale e le numerose valenze emotive ed estetiche che l'arte, tesa nello sforzo di far rivivere la storia spezzata della città romana, ha, nel tempo, messo in scena.

Attraverso la pubblicazione di numerosi inediti accuratamente rintracciati in diverse collezioni italiane e straniere, si conduce un’analisi diacronica di autori, più o meno noti, e fenomeni, contestualizzandoli storicamente anche in relazione a esperienze analoghe registrate a Roma. Il volume comprende: le precoci dagherrotipie degli scavi pompeiani, quasi una trascrizione figurativa delle stampe degli incisori; le prime vedute calotipiche legate alla pressoché immediata necessità editoriale di diffondere la conoscenza del sito e dei “tesori” che venivano dissepolti; le immagini fotografiche ritoccate ad acquarello; la funzione ancillare della fotografia ottocentesca di edifici, decorazioni, sculture e suppellettili rispetto alla ricostruzione del mondo antico nella pittura accademica e Pompier europea, come nell’architettura in stile fino alle soglie del Fascismo; le fotocartoline sciolte vendute presso gli Scavi, la presenza a Pompei di tutte le principali ditte italiane (Alinari, Brogi, Vasari, Chauffourier) dotate delle più moderne strumentazioni e con peculiarità diverse nell’allestimento dei set; le rovine pompeiane come scenario creativo per autori come G loeden e Plüschow che hanno inteso popolarle e farle rivivere nella suggestione di immagini mentali
cariche di significati; la più recente dicotomia fra una fotografia documentaria che muove da criteri scientifici di ripresa, una crescente fotografia “turistica”, e gli sguardi decisamente autoriali dei più grandi maestri della fotografia contemporanea.


Formato
21,5 x 28
Legatura
cartonato stampato
Pagine
168
Anno di pubblicazione
2015
ISBN
9788891804532
Lingua
Italiano
Genere
Arte
Marchio
Electa