Electaarchitettura, a oltre cinquant'anni di distanza, pubblica l'edizione anastatica del volume che riproduce fedelmente la bellezza e la ricercatezza dell'originale di Le Corbusier, arricchita con la trascrizione e la traduzione dei testi.
A Parigi nel settembre del 1955, dopo avervi lavorato per otto anni, Le Corbusier pubblica per la prima
volta le Poème de l’Angle Droit per le edizioni verve promosse dall’editore Tériade. L’importante libro d’arte andava ad affiancare altre celebri prove con l’intento di alimentare il dibattito in favore di
“una nuova sintesi delle arti”, e a questo fine, negli stessi anni, il catalogo dell’editore parigino ospita autori quali Lèger, Matisse e Picasso. Electa, a oltre cinquant’anni di distanza, pubblica l’edizione anastatica del volume che riproduce fedelmente la bellezza e la ricercatezza dell’originale, arricchita con la trascrizione e la traduzione dei testi. Il libro venne concepito in parallelo a Le modulor (1950 e 1955) negli anni della ricostruzione postbellica, con l’intento di ricercare una nuova sintesi tra architettura e arti plastiche, alla luce del progressivo maturare dell’idea circa la natura ineffabile dello spazio. Il volume chiude con il saggio storico-critico di Juan Calatrava che pone opportunamente in relazione quanto nel Poéme si legge e si osserva con i massimi capolavori Le Corbusieriani del dopoguerra, Ronchamp e Chandigarh.