All’inizio del Seicento, in una città tormentata dalla miseria e dalle epidemie, sette giovani aristocratici decidono di dedicare la propria esistenza all’esercizio delle opere di misericordia. Da quattro secoli, il Pio Monte della Misericordia continua a Napoli questa missione benemerita: aiuto alla popolazione più bisognosa, gestione di asili, orfanotrofi, sostegno a iniziative di ospedali, oratori, onlus, fondazioni. Ma il Monte, per effetto di acquisti e di commissioni agli artisti, di eredità e di donazioni, è anche divenuto proprietario e custode di un immenso patrimonio di opere pittoriche, archivistiche, architettoniche, conservate nella chiesa e nell’antico palazzo: dipinti di Ribera, Battistello Caracciolo, Luca Giordano, Fabrizio Santafede, la vastissima collezione De Mura; e il ‘manifesto’ più efficace per il Pio Monte, il dipinto “Le Opere di Misericordia” di Michelangelo da Caravaggio, completato alla fine del 1606.