Un volume dedicato all'analisi critica della produzione architettonica e del pensiero storiografico di una figura chiave all'interno del dibattito che ha caratterizzato l'Italia nel dopoguerra.
Paolo Portoghesi (Roma, 1931) si è segnalato sin da giovane per la propria vivace partecipazione agli sviluppi teorici dell’architettura contemporanea in Italia, alternando il proprio impegno nel dibattito progettuale a un’intensa attività nel campo della ricerca storiografica.
Dal dialogo libero e personale che ha saputo alimentare con la Storia e la Modernità, è direttamente influenzata la pratica progettuale che l’architetto romano ha svolto sempre più intensa con il trascorrere degli anni.
Tale attività viene analizzata e ordinata nel presente volume, dalle suggestioni composite della casa Baldi a Roma (1959-61), al virtuosismo strutturale della moschea di Roma (dal 1975), fino al neointimismo delle case Iacp in provincia di Salerno (1981-88).
Uno spaccato della produzione architettonica di Portoghesi svolto intorno all’analisi critica degli aspetti salienti, dell’evoluzione e della finalità, che ne fanno una figura chiave del dibattito che ha caratterizzato l’Italia nel dopoguerra.
Ulteriori informazioni negli Allegati.