Francesco Poli, professore universitario e noto studioso di arte contemporanea spiega, in questo volume, con un linguaggio semplice e diretto, le ragioni e i motivi delle opere d'arte contemporanea più famose e discusse spesso difficilmente comprensibili.
L’autore svela perché è opportuno compiere uno sforzo di fiducia nei confronti dell’artista e in che modo dietro a un’opera apparentemente incomprensibile si nascondono anni di ricerca e riflessione.
Non sempre, quindi, Non ci capisco niente è la frase giusta da pronunciare al museo. Le opere, circa sessanta, verranno presentate con un breve ritratto biografico dell’artista, arricchito da alcune curiosità legate all’opera stessa: materiali, tempo di realizzazione, quotazione d’asta… Capiremo così perché un orinatoio ha cambiato il corso dell’arte contemporanea e perché per amare l’arte bisogna prima conoscerne le ragioni. Francesco Poli sottolinea come nella sua Marylin Monroe Warhol abbia compiuto una straordinaria magia nel realizzare, a partire dalla rielaborazione di un’unica immagine fotografica, non solo un affascinante e suggestivo ritratto dell’attrice, ma addirittura quella che potremmo definire la sua “immagine assoluta”, e cioè la sua I cona per eccellenza. I primi quadri sono stati fatti nell’agosto 1962, appena dopo la morte dell’attrice. Qui il senso di vuoto e di morte acquista dunque una forza particolare, quella di una straordinaria icona funeraria ma allo stesso tempo metafisica. Icona funeraria perché è il fantasma visivo di un corpo che non c’è più; e metafisica perché è l’immagine dell’immagine ufficiale della star che rimane sempre uguale a se stessa, incorruttibile e
‘immortale’, simbolo moderno della “femme fatale”.