La mostra di Nicola De Maria al Macro di Roma è la prima grande esposizione che un museo italiano dedica all'artista. Il suo lavoro è astrazione pura e brillante cromatismo.
Nato a Foglianise (Benevento) il 6 dicembre 1954, Nicola De Maria vive e lavora a Torino. La prima produzione di disegni a matita, pastello, olio e acquerelli è la premessa alla definitiva scelta linguistica dell’artista che trova nella pittura il mezzo più appropriato per esprimersi. Alle opere su tela si affiancano, dalla fine degli anni Settanta, i dipinti murali che svelano la spiritualità e il lirismo dei suoi lavori: trascende così dai confini del dipinto e occupa lo spazio espositivo con la creazione di ambienti.
Il suo lavoro, che si concentra sull’astrazione pura, è caratterizzato da un brillante cromatismo con il quale recupera le antiche tecniche utilizzate dagli antichi maestri dell’affresco, rinnovando il rapporto con la tradizione pittorica e con la cultura classica. Aderisce al gruppo della Transavanguardia partecipando a numerose esposizioni collettive curate da Achille Bonito Oliva, realizzando una serie di lavori non figurativi che oscillano tra il grande e il piccolo formato.
La mostra antologica di Nicola De Maria al Macro di Roma è la prima grande esposizione che un museo pubblico italiano dedica all’artista. Affermato sul piano internazionale, Nicola De Maria esegue appositamente per il MACRO quattro grandi dipinti su parete che definiscono quattro sale dedicate ai temi più significativi della sua produzione pittorica: il ‘regno dei fiori’, l”astratto’, il “materico” e i “notturni”. L’artista ha lavorato con pigmenti su tele di quattro metri per sei realizzando in situ dei grandi ambienti pittorici, ai quali si aggiunge una selezione di opere su tela che supportano la lettura del percorso artistico di Nicola De Maria sia da un punto di vista tematico che cronologico.