Buona parte dei frammenti in marmo pentelico dal fregio della basilica Emilia, scavati da Giacomo Boni tra il 1900 e il 1905 e successivamente restaurati e reintegrati da Alfonso Bartoli, è rimasta chiusa al pubblico sino al 2010 (solo una parte era visibile nella sede di Palazzo Massimo). La riunificazione dei frammenti originali più significativi è stata considerata un grande avvenimento, a cui è dedicato questo volume.
Essi sono esposti sin dal 2010 nella curia Iulia, anno in cui è stata inaugurata la mostra ad essi dedicata. I pannelli decoravano l’interno della basilica Emilia, costruita nel 179 a.C. dai censori Marco Fulvio Nobiliore e Marco Emilio Lepido. Essi illustravano la storia delle origini di Roma e insieme quella della famiglia degli Aemilii. La sorprendente integrità della curia, la conservazione di parte del suo apparato decorativo, la grandiosità del suo interno, ne fanno una sede espositiva di grandissima suggestione, particolarmente adatta ad accogliere in mostra il fregio di un monumento importante posto nelle sue immediate vicinanze.