A venticinque anni dalla morte di Marguerite Yourcenar, una mostra e un volume: una narrazione parlante nei luoghi e con le opere che ispirarono Il suo capolavoro, Le memorie di Adriano. Una rilettura critica, il mondo e l'epoca di Adriano visto con gli occhi della scrittrice.
Il volume ha l’ambizione di andare oltre la restituzione del corredo iconografico indicato – o almeno approvato – dall’autrice in vita, implementato e arricchito di una didascalizzazione che oltre le specifiche archeologiche renda ragione dell’ispirazione e dei ragionamenti della scrittrice a partire dai documenti e dalle testimonianze dell’antichità ma anche in colloquio con i contemporanei, prima fra tutte la traduttrice e amica Lidia Storoni Mazzolani, attraverso nuove riflessioni sul loro epistolario. Una sezione dell’opera è dedicata inoltre all’ “invenzione di una vita”, alla “passione” italiana della Yourcenar rivelata dai suoi numerosi viaggi e dalle affinità elettive con alcuni amici italiani ed evocata da una documentazione talora inedita (oggetti personali, fotografie, lettere ecc.) mentre saranno approfondite anche la genesi letteraria e la fortuna editoriale del romanzo fino alle più recenti trasposizioni teatrali. Arricchito da contributi scritti ad hoc dai più autorevoli membri della Sociéte Internationale d’Études Yourcenariennes. A venticinque anni dalla morte di Marguerite Yourcenar, una narrazione parlante nei luoghi e con le opere che ispirarono Il suo capolavoro, le Memorie di Adriano, una rilettura critica del romanzo per ricostruire Il mondo e l’epoca di Adriano visto con gli occhi della scrittrice, senza tralasciare le ripercussioni che gli eventi del novecento ebbero sull’idea della grecità e della romanità.