Uno dei maestri dell'architettura sudamericana del XX secolo: trasparenza e ambiguità nell'opera di un'artista intimamente votato all'espiazione.
Lungamente ignorato dalla critica, Barrágan è divenuto recentemente oggetto di attenzione. Il volume, primo regesto completo delle sue opere, intende sottoporre a verifica i presupposti del suo lavoro e proiettarne gli esiti sullo sfondo degli avvenimenti che hanno scandito la storia del Messico a partire dagli anni Venti, di coglierne gli intrecci con la cultura coeva e di individuare, infine, le motivazioni meno scontate e ovvie, che lo stesso Barrágan ha volutamente occultato.
La sua attività è attentamente vagliata attraverso la moltitudine di idee, esperienze, proposte architettoniche contenute nei suoi progetti e nei suoi scritti. Partendo da una considerevole quantità di materiali, anche inediti, emerge la rappresentazione che Barrágan ha predisposto, quella deliberata sovrapposizione di verità e finzione, trasparenza e ambiguità, delicatezza e perversione che ha l’intento di depistare il pubblico per il quale egli stesso si è autorappresentato.