Considerato dalla storiografia come colui che a partire dagli anni Cinquanta del Novecento, insieme a Pier Luigi Nervi, ha rivoluzionato il modo di intendere la forma con coperture a guscio e membrane in cemento armato, Félix Candela (1910-1997), oltre che abile architetto-ingegnere calcolatore, è stato autore di interessanti scritti sul rapporto tra forma e struttura.
Che cosa è la forma? Perché in natura alcuni elementi animali, vegetali e minerali assumono determinate forme? In che modo la forma risponde ai bisogni strutturali? Candela si è interrogato più volte sul senso del lavoro dell’architetto e nello specifico del ruolo dell’ingegnere chiamato a dare sostanza alle forme da realizzare in cemento armato. Attraverso lo studio di numerosi documenti archivistici e fonti a stampa, il volume indaga il pensiero critico di Félix Candela, alla base della realizzazione delle sue opere, considerate veri capolavori dell’ingegneria strutturale negli anni Cinquanta e Sessanta. Accanto all’approfondimento storico dell’epoca in cui maturarono le idee e si costruirono talune forme straordinarie, nel libro – illustrato da foto provenienti dall’archivio Candela – inoltre sono proposti e tradotti per la prima volta in italiano gli scritti di Félix Candela (alcuni di questi furono da lui raccolti sotto il titolo di Endefensa del formalismo y otros escritos). Conclude il volume, un profilo biografico, l’elenco degli scritti di Félix Candela, e una bibliografia selezionata.