Architettura

Marco Mulazzani

La foresta che cammina Le sepolture dei soldati tedeschi 1920 1970

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“Noi viviamo in un momento critico del mondo che non offre quasi spazio alle celebrazioni” (Hugo von Homannsthal, 1926).

Tra il 1914 e il 1945 i caduti tedeschi durante le due guerre mondiali furono più di 7.000.000. Che ne fu dei loro resti? Come vennero ricordati? Come l’architettura contribuì all’esaltazione della loro memoria? Dal 1920 sino al 1970 il Reich ha promosso la costruzione di un migliaio di cimiteri e memoriali nelle Fiandre, nella Prussia Orientale, nei Balcani, in Francia, in Africa, in Italia e persino in Palestina. Questo libro racconta le loro storie e esamina come vennero costruiti; ne interpreta il significato quale conseguenza della guerra moderna, «la guerra dei materiali», che ha sancito «il venir meno dell’eroe come figura esemplare» e l’affermarsi del culto riservato al milite ignoto, «alle vittime senza nome, ai figli della terra il cui destino è fecondare la Madre Terra», ha scritto Ernst Jünger. Ma «le uccisioni in massa», ha osservato Elias Canetti, «non cancellano l’uccisione dei singoli individui alla vecchia maniera, non fanno altro che includerla», nei modi che questo libro spiega.


Formato
17x24
Legatura
brossura con alette
Pagine
192
Anno di pubblicazione
2020
ISBN
9788891822918
Lingua
Italiano
Genere
Architettura
Marchio
Electa