La prima, attesissima pubblicazione di uno degli scrigni della pittura romana, ancora pressoché inedito.
Il volume illustra quanto resta della residenza fatta costruire da Augusto nelle vicinanze del tempio di Apollo sul Palatino. Il saggio affronta tutte le problematiche connesse alla storia degli scavi che hanno svelato la pianta della domus, agli annosi restauri che ne hanno permesso finalmente la riapertura al pubblico, al significato ideologico nelle scelte dei soggetti e dei motivi da rappresentare in pittura. Una apposita campagna fotografica documenta, nelle composizioni generali e fin nei più preziosi dettagli, i meravigliosi cicli di affreschi che rivestono le pareti: la Stanza delle Maschere, importante per lo studio della prospettiva antica e il calcolato uso delle ombre, la Stanza dei Festoni di pino e il raffinatissimo “studiolo” dalle straordinarie cromie. Qui, sotto una volta di stucchi, l’imperatore si ritirava quando non voleva essere disturbato, nascondendo agli occhi di tutti quelli che lo credevano un conservatore la sua segreta “modernità” alessandrina.