La pittura lombarda nel XV secolo analizzata per località e approfondita nelle diverse forme espressive (miniatura, affresco, pittura su tavola) con un'ampia indagine sulle personalità di spicco e un ricco repertorio di immagini.
Lo sviluppo della pittura lombarda nel XV secolo attraverso l’analisi capillare della produzione locale. L’opera traccia un profilo geo-storico della Lombardia nel momento di transizione tra tardo medioevo e rinascimento e si pone come strumento utile per la valutazione e la riqualificazione di un patrimonio sottovalutato o addirittura misconosciuto.
Gli autori hanno scandagliato la pittura lombarda per partizioni territoriali: Milano, Varese, Como e Canton Ticino, Pavia, Lodi, Cremona, Bergamo Brescia e Mantova, analizzando analogie, particolarità, disuguaglianze, rapporti con l’architettura e la scultura.
Nella parte tematica si studiano invece aspetti particolari: dalla presenza in Lombardia di artisti della portata di Bramante e Leonardo, alla tipologia delle cornici, dalla rappresentazione del paesaggio alla miniatura, sino alla fortuna critica.
A completamento un vasto repertorio iconografico ricco di materiali inediti.
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