Questo catalogo di mostra propone cinquantadue opere di Carlo Carrà che rendono una vasta ed interessante visione d'insieme della diversa ispirazione e della varia produzione del Maestro.
L’esposizione si è svolta ad Acqui Terme dal 13 luglio – 8 settembre 1996 a trent’anni dalla scomparsa, ed è stato ricostuito un ideale percorso temporale, dai quadri d’inizio secolo ai dipinti della metà degli anni sessanta. Trascorsa una fase dedicata all’approfondimento dello studio sui pittori del Tre e del Quattrocento, videro la luce le opere cosidette protometafisiche, in cui oggetto della ricerca espressiva si fece la forma percepita come entità prima.
Carrà, prima in contatto con i maggiori esponenti del periodo futurista, poi con De Chirico e Savinio sviluppa da questi ultimi la sua propria pittura metafisica contemplante la natura e il paesaggio volta a cogliere il senso dell’apparizione di ciò che è ordinario. Dopo la guerra, passati i periodi parigino e ferrarese, una volta rientrato a Milano, cominciò quella terza, grande stagione della sua vita artistica che vide tutta la realtà trasfigurarsi magicamente. Il paesaggio di Carrà, dunque: spazio fisico e metafisico, di immedesimazione e di astrazione.