Per la sua posizione l’area di Baia fu individuata come luogo ideale per gli otia dell’aristocrazia romana e degli imperatori, che vi costruirono ville sontuose. Il Castello aragonese, sede del Museo Archeologico dei Campi Flegrei, espone documenti eccezionali da Baia, Miseno, Bacoli: l’imponente “Sacello degli Augustali” di Miseno, ricostruito con la sua decorazione architettonica e scultorea; il complesso delle sculture del Ninfeo di Punta Epitaffio, ritrovato nel corso di uno scavo subacqueo; la raccolta dei “gessi di Baia”, centinaia di frammenti di calchi eseguiti direttamente sulle più celebri sculture greche dell’età classica, e adoperati, tra il I e il II secolo d.C., come modelli per la realizzazione di copie marmoree destinate a decorare ville e edifici pubblici.