Il volume, edito da Electa Architettura, racconta la storia del progetto elaborato da Rem Koolhaas-OMA per il restauro e il riuso del Fondaco dei Tedeschi e documenta il processo che ha portato al completamento dell'opera.
Fisicamente contiguo al ponte di Rialto, il celebre edificio veneziano venne edificato all’inizio del 1200 e ricostruito, a seguito di un incendio, all’inizio del 1500 secondo le forme che ancora ne caratterizzano l’involucro. In origine centro per i commerci e gli scambi tra Venezia e le città tedesche, utilizzato poi in epoca napoleonica come dogana e radicalmente trasformato durante il regime fascista per ospitare le poste centrali, Il Fondaco accoglie oggi dopo la sua riconfigurazione un grande centro commerciale. L’intervento di restauro, commissionato da Edizione, una società di proprietà dalla famiglia Benetton, e realizzato dal gruppo di progettisti capeggiato da Rem Koolhaas, Ippolito Pestellini e Silvia Sandor, ha consentito di liberare l’edificio da tutte le superfetazioni novecentesche e di recuperare una serie di spazi in precedenza non valorizzati, come quelli che
si possono raggiungere dalla copertura vetrata e dai quali si può godere di una vista spettacolare a 360° su Venezia. Il progetto, inoltre, ha comportato la sistemazione delle fondazioni e degli impianti tecnici, l’adeguamento dei percorsi, un recupero attento di quanto originale conservatosi della costruzione e delle tracce materiali delle attività che nel Fondaco antico si svolgevano e la riconfigurazione delle scale. Giunto a conclusione nel 2016, il processo che ha portato al completamento dell’opera che questa pubblicazione documenta estesamente è stato uno dei più impegnativi interventi di restauro e recupero portati a termine negli ultimi anni. I servizi fotografici presenti nel volume, in parte forniti da Fabrica, sono di Alessandra Chemollo, Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti.
mentre la documentazione storica proviene da Archivi veneziani e dalla Biblioteca Nazionale Marciana.