I grandi maestri del XVI secolo veneto affrontati dal punto di vista della loro attività di disegnatori: l'esercizio della grafica, tanto come forma espressiva autonoma quanto come momento propedeutico alla pittura.
La pittura veneta del ‘500 è il trionfo del colore, della materia pittorica, del pennello. La componente grafica è stata spesso sottovalutata, anche per accentuare, nel contrasto tra colore e disegno, la presunta contrapposizione tra Venezia e la “maniera moderna” centro-italiana.
Il volume di Rearick, fondato su una ricognizione accurata, di portata internazionale, colma una sostanziale lacuna nella bibliografia critica sull’arte veneta.
Bellini, Giorgione, Tiziano, i grandi maestri del XVI secolo, sono affrontati dal punto di vista della loro attività di disegnatori: l’esercizio della grafica, tanto come forma espressiva autonoma quanto come momento propedeutico alla pittura, trova grazie a questo studio un nuovo appassionante approfondimento.
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