Da Abramovic a Beecroft, da Goldin a Smith: trentaquattro protagoniste della cultura attuale raccontano in una mostra i rapporti tra la nuova donna e la nuova casa.
Il titolo del volume punta in modo certamente provocatorio su quella che è stata la profonda
trasformazione del rapporto tra la donna, il mondo e la casa, senza perdere di vista il terzo incomodo, ossia l’uomo. L’arte e la cultura sono anche gli aspetti più simbolicamente e politicamente rilevanti della comunicazione globale. Allora la domanda è: cosa significherà per il futuro della donna, dell’uomo, del mondo, la paritetica condivisione di questo territorio, di questa gigantesca fabbrica di immagine che oggi sembra assumere un’importanza strategica definitiva?