Un affascinante itinerario nella pittura dei Macchiaioli attraverso più di cento opere di artisti quali Signorini, Fattori, Lega, De Tivoli, D'Ancona e Sernesi.
A vent’anni dalla grande mostra alla Mole Antonelliana tornano a Torino, nelle sale di Palazzo Bricherasio, i Macchiaioli. In mostra il ritrovato capolavoro di Telemaco Signorini L’alzaia, e l’Ave Maria di Giovanni Fattori, nuovamente esposto al pubblico dopo cinquant’anni. Un affascinante itinerario fra più di 100 opere mette a fuoco l’originale e rigoroso rapporto dei Macchiaioli con “i principi del vero”, attraverso le opere di Signorini, Fattori, Lega, De Tivoli, D’Ancona e Sernesi. Partendo dai primi dipinti realizzati intorno al 1880, il percorso, articolato in 8 sezioni, ne identifica gli elementi distintivi. Dall’invenzione della “macchia”, strumento ed emblema del movimento, al nuovo modo di rapportarsi al paesaggio; dalla sublimazione del tema del lavoro e del quotidiano italiano alle influenze internazionali (la pittura dei campi di Breton, l’olandesismo degli interni di Stevens e Tissot). In conclusione, i dipinti della seconda generazione (Gioli, Cannicci, Ferroni) e gli esempi del percorso individuale intrapreso da ciascun artista alla fine dell’800.