Principale esponente della corrente razionalista nella Francia dell'Ottocento, Labrouste fu tra i primi a intuire le potenzialità dell'uso del ferro in architettura.
Questo volume raccoglie i contributi che un gruppo di studiosi ha dedicato a un’eminente personalità dell’architettura dell’Ottocento, cercando di approfondire aspetti che la storiografia aveva soltanto sfiorato – se non del tutto ignorato – e di correggere più di una deformazione interpretativa. Gran parte dei saggi costituiscono lo sviluppo delle relazioni presentate dai partecipanti al convegno Henri Labrouste architetto (1801-1875) tenutosi nel 1996 presso il Dipartimento di Storia dell’architettura di Venezia. Altri sono il frutto di ricerche che alcuni studiosi hanno elaborato successivamente e che completano il quadro generale dell’architetto francese.
Principale esponente della corrente razionalista nella Francia dell’Ottocento, Labrouste fu tra i primi a intuire le potenzialità dell’uso del ferro in architettura, che sperimentò per la prima volta in un edificio pubblico, la Bibliothèque Sainte-Geneviève di Parigi. Il suo capolavoro è a tutt’oggi considerato la Bibliothèque Nationale, sempre a Parigi, di cui fu nominato architetto nel 1852.
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