Quaranta specialisti tentano un'analisi del ruolo civico dello storico dell'arte e della necessità di riacquistare una presenza critica nella cultura contemporanea.
Il volume, destinato a un pubblico alla ricerca di orientamenti formativi e di metodo, in un momento di grande discussione sulle reali potenzialità della formazione universitaria, illustra il ruolo che oggi assume la storia dell’arte: una disciplina e una professione che, come tutte le attività umanistiche, risente del sopravanzare delle scienze e delle tecniche.
Il libro si compone di testi-interviste a circa quaranta storici dell’arte italiani, una campionatura che rivela, ma non pretende di esaurire, la varietà delle scuole di origine, della posizione professionale e istituzionale e distingue gli interpellati in tre archi generazionali: under 50, over 65 e quella intermedia.
Il volume si apre con una prefazione di Rosanna Cappelli, direttore della collana e si chiude con una postfazione a firma dei curatori, Sandra Pinto e Matteo Lafranconi.