La prima grande monografia su Giovanni Chiaramonte (1948-2023) realizzata in collaborazione con gli Archivi Giovanni Chiaramonte.
Il volume presenta per la prima volta tutti i cicli del suo lavoro fotografico, dai primi e poco conosciuti lavori degli anni Settanta e Ottanta fino alle più note serie sul paesaggio italiano, europeo e americano, compreso il lavoro sul Centro America, perlopiù inedito e tutto da scoprire.
L’autore, Arturo Carlo Quintavalle, analizza, nel suo saggio introduttivo, le singole ricerche di Chiaramonte in ordine cronologico, dal periodo concettuale in avanti, così da presentare, per la prima volta in maniera organica, la complessità del lavoro di questo fotografo. Fino ad oggi, infatti, nella ricchissima bibliografia su Chiaramonte mancava un lavoro monografico e antologico, su cui i due, Quintavalle e il fotografo, stavano ragionando da tempo. Nel libro anche un saggio di Paolo Barbaro sull’attenzione all’architettura della fotografia di Chiaramonte, nella quale ha avuto uno spazio certamente importante, sebbene non si possa definirlo un fotografo di architettura nel senso della specializzazione in quell’ambito. Ma il suo lavoro ha avuto un peso rilevante in quel segmento della storia dell’immagine.
Oltre 400 le fotografie selezionate di uno degli sguardi più fini e straordinari della fotografia contemporanea, intellettuale dai molteplici interessi, ma anche amatissimo docente e straordinario critico militante, intento a scoprire, proporre o riproporre, attraverso la pubblicazione di volumi da lui stesso curati, i più singolari episodi della cultura dell’immagine del secondo Novecento. A tal proposito sono stati riuniti nel volume alcuni suoi testi, insieme a una antologia di scritti su di lui, riproposti e ordinati organicamente.
Il volume fa parte della collana di monografie Electaphoto, dedicate ai nomi più noti della fotografia contemporanea, ma anche a quelli rimasti ingiustamente nell’ombra, inediti, presentati dopo accurati studi. La collana ricostruisce, attraverso un coro di autrici e autori scelti nell’ottica di un approccio interdisciplinare, una storia “culturale” della fotografia dei secoli XX e XXI. Sono libri da leggere, oltre che da guardare, per capire.