La mostra si snoda attorno a una quarantina di tele realizzate dal 1978 al 2005. Il ricco catalogo, italiano/francese, si avvale dei saggi di Robert Fleck e Hortense Lyon.
La mostra si snoda attorno a una quarantina di tele realizzate dal 1978 al 2005. Punto di partenza del
percorso sono una serie di ritratti, commissionati anonimamente, da persone note o vicine all’artista, che costituiscono un ritorno al classico e alla tradizione pittorica: un confronto con il realismo e con la somiglianza rispetto ai modelli. È poi la volta delle opere raffiguranti le varie tematiche affrontate dall’artista per un periodo di oltre vent’anni, quali i testi classici, la Bibbia in primis, seguita da Rabelais (la Diva Bacbuc), Dante (La Divina Commedia) o ancora Cervantes (Dom Quijote), come anche la rappresentazione della propria vicenda personale. Infine, sculture, gouaches e indiane (grandi panni di tela, sospesi alla maniera degli arazzi) completano l’esposizione. Il ricco catalogo, bilingue, si avvale di saggi di Robert Fleck e Hortense Lyon.