Un "dialogo" tra l'architettura di Raffaele Cutillo e la fotografia di Luigi Spina sul recente restauro della ex Casa del Fascio di Caserta, un edificio del Ventennio tormentato nella sua evoluzione storica.
Il volume non affronta aspetti tecnico-manualistici della costruzione, né problematiche metodologico-disciplinari. Esalta le spazialità e le suggestioni di un cantiere in avanzamento fermate e reinterpretate dalla fotografia che ha così modificato, gradualmente e in un continuo processo osmotico, i contenuti stessi del progetto di architettura.
La luce naturale che attraversa l’intero edificio, restituendogli candore materico, è il fil rouge dell’opera di recupero di Raffaele Cutillo. Una sezione storico-analitica del libro evidenzia le modificazioni subite nel tempo dall’edificio durante le diverse utilizzazioni.