Un omaggio a un grande interprete della pittura bizantina, che ha saputo agire all'interno di schemi figurativi consolidati, ravvivandoli con una straordinaria sensibilità verso la linea e la luminosità cromatica.
In questa monografia l’autore dedica grande attenzione alla qualità individuale del pittore, inserendolo nel clima della bottega e ambientandone le capacità inventive nella trama di una committenza che è anche gusto di un pubblico, di una città.
Le splendide opere di Duccio quali le scene della Maestà, la Madonna Rucellai e la vetrata del duomo di Siena, non allargano, anzi complicano le dimensioni anguste della base di partenza che la tradizione fornisce allo storico su Duccio. Ma è proprio nel lavoro di ambientazione storica e intellettuale, sociale e stilistica, che l’autore riesce a restituirci, insieme alla figura di un grande artista, uno dei capitoli figurativi più famosi del medioevo.
Tutta l’opera attribuita e attribuibile a Duccio viene qui presentata e criticamente illustrata, mentre contemporaneamente i testi analizzano le teorie e le pratiche pittoriche, le rappresentazioni spaziali, narrative, iconografiche dello stile dell’artista.