Uno tra i più interessanti e noti video-artisti del panorama internazionale nonché indagatore del rapporto esistente tra tempo e medium filmico (video e fotografico) in mostra al Mart di Rovereto.
Le opere di Claerbout testimoniano fino a che punto le più recenti tecnologie visive abbiano permesso di liberare il fotografico, come categoria percettiva, dalla fotografia stessa, intesa come tecnica di produzione delle immagini. L’artista opera incroci e fusioni fra immagini fisse e in movimento: rielabora ogni porzione dell’immagine fotografica analogica per creare una composizione digitale
apparentemente narrativa, ma capace di rimodulare la nostra percezione dell’immagine, del tempo e del reale.
La mostra del Mart offre un’antologia di una decina di video realizzati dall’artista dagli anni Novanta (Kindergarten Antonio Sant’Elia 1932, del 1998, dove il paesaggio di una fotografia, rielaborata digitalmente, offre un’impercettibile vibrazione luminosa) ai video più recenti, come The American Room, del 2009: il dilatato piano sequenza di un’unica scena, elaborato a partire da una
serie di fotografie. Il catalogo si avvale dei testi di Saretto Cincinelli, Sergio Mah, Philippe Dubois, JJ
Charlesworth e Thomas D. Trummer.