Il tentativo di saldare riforma rurale e progresso industriale in una visione enciclopedica tipicamente illuministica: un architetto didattico e innovativo, spesso al centro del dibattito critico.
L’architettura di Claude-Nicolas Ledoux (1736-1806) è sempre stata oggetto di aspre battaglie critiche per il carattere innovativo dello stile. L’architetto e trattatista francese fu il principale protagonista della rivoluzione architettonica sviluppatasi in Francia nel filone dell’illuminismo settecentesco. I suoi progetti, basati sulla combinazione di forme geometriche elementari, mirano a creare un’architettura parlante: esemplari in questo senso la casa per i sorveglianti del fiume e il ricetto delle guardie forestali pensati per il villaggio ideale nel parco di Maupertuis.
Questa monografia ne analizza l’opera: dalla prima produzione di hôtels e châteaux degli anni 1765-1780, alle architetture produttive, al progetto per la città ideale di Chaux (1780-1804), ove appare evidente il tentativo di tradurre in termini architettonici la visione progressista dell’illuminismo, la soluzione tecnologica ed estetica dei problemi sociali.
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