Una produzione artistica unica nel panorama contemporaneo: opere che modificano la realtà e la percezione, cambiano le regole, sovvertono codici
Chiara Dynys respinge ogni concetto di stile e di cifra per darsi ampia libertà nel linguaggio dell’arte. Attraverso immagini, luci, colori e materiali inusuali rifonda e ricompone gli spazi che ospitano le installazioni: in un percorso di ambienti che avvicinano a una nuova dimensione sensoriale e mentale. Le stanze sono animate da oggetti semplici e misteriosi, noti e insieme ignoti, particolari eppure universali, le cui dimensioni sono deformate da specchi, piramidi tronche, ali, suoni e immagini in mutamento. Il contatto con l’osservatore è voluto e sollecitato, al punto tale da farlo attore, coinvolto emotivamente, della creazione stessa.I testi di Maurizio Sciaccaluga, Steve Della Casa, Dieter Ronte, Giorgio Verzotti, Daniel Sherer e Paolo Conrad Bercah guidano alla lettura delle 16 installazioni, prodotte dagli inizi degli anni ’90 a oggi, e dei 5 lavori inediti presenti in mostra. In catalogo insieme a queste, altre 17 creazioni, le fotografie e i disegni tecnici dell’allestimento, i fotogrammi del cortometraggio intitolato Made in China, realizzato nel 2005, con la partecipazione di Milena Vukotic