La nuova attribuzione del dipinto di Brera a Giovanni Baglione dopo un accurato intervento di restauro.
La Pinacoteca di Brera offre alla storia dell’arte un piccolo e oltremodo prezioso contributo: la presentazione al pubblico di un’opera dei depositi e la sua nuova attribuzione a Giovanni Baglione.
Proveniente dal patrimonio artistico della chiesa cremonese di San Paolo e entrata a fare parte delle collezioni braidensi all’inizio del Novecento, L’immacolata tra i santi Pietro e Paolo, Clemente VIII e il committente era sempre stata considerata opera di Giovanni Battista Tortiroli. Ma un lungo e accurato intervento di restauro ha rivelato la sua eccezionale qualità, portando la studiosa Emanuela Daffra ad argomentare senza indugio a favore dell’attribuzione al Baglione (1566-1644), il noto pittore romano che fu l’avversario di Caravaggio al celebre processo del 1603.
Intorno al 1603 è datato dall’autrice il dipinto, raffigurante l’Immacolata che si libra su un paesaggio popolato dai simboli mariani tratti dalle litanie (i geroglifici, appunto). Si tratta di un’interpretazione esemplare delle immagini devote, aiuto concreto all’orazione dei fedeli in grado di interpretarle, che la dottrina della Controriforma prescriveva come adeguato arredo per le chiese.