Un volume dedicato all'opera che Bernini ha consegnato alla storia operando nella Roma del Seicento, espressione sublime - come la lettura critica evidenzia - di una ricerca complessa e sofferta.
L’immagine di Bernini trionfalistico e trionfale è uno dei luoghi comuni che il presente volume si ripromette di discutere ricostruendo la vastità del lascito che l’artista, operando nella Roma del Seicento, ha consegnato all’architettura europea.
La sua opera, tesa a tracciare una nuova e vasta allegoria della centralità, si pone baricentrica tra lo svanire di un mondo e il delinearsi di un orizzonte, occupando drammaticamente lo spazio storico all’interno del quale si consuma il tramonto della visione artistica rinascimentale e si delineano le prospettive dell’illuminismo.
L’ipotesi di un artista meno monolitico, la cui energia formale esprime le contraddizioni di una ricerca architettonica complessa e sofferta, è al centro della trattazione del volume che, attraverso un ricco repertorio di immagini, compie un lungo viaggio attraverso l’opera di uno dei sommi protagonisti dell’architettura occidentale, genio vittorioso sugli equilibri precari della storia.