Come molti altri scultori nel corso del tempo, da Michelangelo e Rodin a David Smith a Joseph Beuys, Antony Gormley disegna. Il disegno costituisce una parte assai importante della sua produzione creativa... nel tempo ha prodotto innumerevoli opere e si può ipotizzare che senza di esso le sculture potrebbero non aver mai visto la luce.
La maggiore esperta di settore, Anna Moszynska, indaga la produzione grafica di Gormley, un lato poco conosciuto ma molto affascinante della produzione dell’artista. Perchè, come molti scultori nel corso del tempo, anche Gormley disegna e senza questa attività le sue sculture potrebbero non aver mai visto la luce. “Eppure – scrive Anna Moszynska – i disegni non devono essere considerati soltanto schizzi di preparazione per le sculture, quanto piuttosto parte di un dialogo incessante con esse”. Introduce un dialogo con Luca Massimo Barbero. Antony Gormley nasce a Londra nel 1950. Le sue principali mostre personali sono state ospitate da importanti gallerie e musei internazionali: The British Museum, Tate Gallery, Louisiana Museum (Danimarca), Corcoran Gallery of Art (Washington DC), Irish Museum of Modern Art (Dublino), Modern Art Museum di Fort Worth, Museo d’Arte Contemporanea di Sapporo. L’artista ha partecipato a rassegne internazionali quali la Biennale di Venezia e Documenta 8. Nel 1994 riceve il Turner Prize.