Il libro presenta le riflessioni e i risvolti artistici che in oltre duemila anni hanno accompagnato la favola di Apuleio "Amore e Psiche" per dimostrare che si tratta di un mito d'incredibile attualità. Il libro contiene un'analisi storico-critica del mito condotta attraverso gli strumenti innovativi della psicologia dell'arte.
La favola di Amore e Psiche ha goduto di grande fortuna in Italia e in Europa dal Quattrocento in
avanti, diventando una fonte indispensabile per artisti, filosofi, letterati e psicologi che si sono avvicendati nell’illustrazione e nell’esegesi del mito. Numerosi artisti del Novecento hanno attinto alla favola esplicitamente, mostrando con essa forti connessioni concettuali o perfino ne hanno fatto occasione di committenza. Tra questi: Edvard Munch, Alberto Savinio, Marcel Duchamp, Piero Manzoni, Yves Klein, Gina Pane, Louise Bourgeois, Jannis Kounellis, Kiki Smith, Vanessa Beecroft, Matthew Barney e Björk, Cy Twombly, Gino De Dominicis, Maurizio Mochetti, Gianfranco Baruchello, Paola Gandolfi, Marina Abramovic, Vincenzo Agnetti, Richard Long, Tracey Emin, Jenny Saville, Damien Hirst, Piotr Uklanski. La prima parte del libro, contiene l’analisi storicocritica del mito. Nella seconda parte, a colori, il racconto di Apuleio scorre in parallelo ai capolavori selezionati, come un vero e proprio storyboard scandito dai tempi della narrazione aristotelica: esordio, complicazione, peripezie, scioglimento. La terza parte, infine, consiste in un accurato regesto delle opere che vengono singolarmente analizzate e messe in diretta relazione con il mito.