Riedizione ampliata e aggiornata della fondamentale monografia sul grande artista statunitense.
450 opere ripercorrono l’intera vicenda artistica del grande scultore: con mobiles e stabiles, personaggi del circo e “costellazioni”, legni e bronzi, dipinti e gouaches, giochi e utensili, il libro mostra un patrimonio di invenzioni ancora vicinissimo alla sensibilità contemporanea ma al contempo classico. Traspare, da questa vasta antologia calderiana, la cultura europea d’avanguardia (Sartre e Duchamp, Mondrian e Miró, Klee e Matisse) che Calder, giunto a Parigi nel 1926, seppe cogliere e reinterpretare con originale sensibilità, divenendo con la sua arte uno dei più alti punti di incontro tra le culture figurative d’America e d’Europa. Scrive Giovanni Carandente: “Per merito di Calder, l’arte è tornata, nel bel mezzo della frastornante civiltà delle macchine, alle quiete sorgenti di una poetica natura minima”.