“Tutte queste vite sarebbero destinate a passare inosservate e a sparire senza mai essere state dette, non hanno in sorte di lasciare traccia se non eventualmente nel punto del loro contatto con il potere. Così che è indubbiamente impossibile poterle cogliere in se stesse, come poterono essere allo stato libero”
M. Foucault, La vie des hommes infâmes, Parigi 1977.
Il catalogo accompagna la mostra delle opere di Alessandro Imbriaco allestita al Casale di Santa Maria Nova nel Parco archeologico dell’Appia Antica dal 15 dicembre 2018 al 1 maggio 2019. Un tema di grande attualità quello scelto da Alessandro Imbriaco il quale riflette sull’occupazione abusiva degli spazi pubblici e privati della città di Roma tra cui un’area paludosa ai bordi dell’Aniene, il Casilino 900, l’ex Salumificio Fiorucci o la vecchia stazione filobus della Tuscolana. Negli oltre settanta scatti, realizzati tra il 2007 e il 2011, riprodotti a piena pagina nel catalogo, Imbriaco non si limita a catturare con la macchina fotografica un evento o una situazione, ma s’introduce nella vita delle persone e ne racconta la storia.
Le sue foto sono una narrazione intensa, che va oltre il dato visivo e cronachistico.