Per avvicinarci alle mostre che inaugureranno a tarda primavera, vorremmo condividere alcune proposte di lettura dal catalogo di Abscondita, lo storico editore milanese di scritti e di critica d’arte, che dallo scorso gennaio è entrato a far parte di Electa.
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“Che ne è stato di quella specie di euforia davanti all'ornato, del piacere di accogliere le bizzarrie e l'assurdo, del divertimento e della canzonatura mescolati alla decorazione che abbiamo creduto di intravedere come una componente della cultura e dell'allestimento delle dimore nel corso dell'età detta classica?”
Il testo di André Chastel “La grottesca” è un compendio puntuale e approfondito sulla fortuna critica del motivo decorativo che tanto influenzò l’arte dell’ornato, dal Rinascimento sino all’eta contemporanea. Il testo introduce alla perfezione l'oggetto di indagine della mostra "Raffaello e la Domus Aurea", che aprirà negli affascinanti spazi della Domus neroniana: uno straordinario evento espositivo, con apparati interattivi e multimediali, che aprirà al pubblico in occasione delle celebrazione dei 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio.
“Questo libro è nato dalla raccolta e dal montaggio di discorsi fatti con alcuni artisti. L'opera d'arte è stata da me sentita, a un certo punto, come una possibilità d'incontro, come un invito a partecipare rivolto dagli artisti direttamente a ciascuno di noi..”
Grazie al libro/dialogo "Autoritratto. Accardi, Alviani, Castellani, Consagra, Fabro, Fontana, Kounellis, Nigro, Paolini, Pascali, Rotella, Scarpitta, Turcato, Twombly", la critica d’arte Carla Lonzi sviluppa a 360 gradi il tema della creazione artistica, in un dialogo serrato e introspettivo con alcuni dei più importanti artisti del secondo Novecento italiano. Tra queste figure spicca Carla Accardi, protagonista al Museo del Novecento di Milano della prima mostra monografica a lei dedicata da un’istituzione pubblica, a sei anni dalla sua scomparsa. Un progetto unico, inserito all’interno del palinsesto “I talenti delle donne”, che presenta il percorso dell’artista trapanese con una lettura nuova, riportando al centro dell’indagine espositiva il panorama e il contesto storico, sociale e politico del Novecento italiano ed europeo.
"Per noi, l'unica via per divenire grandi e, se possibile, inimitabili, è l'imitazione degli antichi, e ciò che si disse di Omero, che impara ad ammirarlo chi imparò a intenderlo, vale anche per le opere degli antichi, particolarmente dei Greci."
Un' "incursione letteraria" alla scoperta dei tesori della Collezione Torlonia, presto esposti al pubblico nella grande mostra "I Marmi Torlonia. Collezionare Capolavori", ci viene offerta dai due volumi di Winckelmann "Il bello nell'arte. Scritti sull'arte antica" e "Storia dell'arte nell'antichità". I due testi del celebre erudito tedesco sono dei veri e propri capisaldi della storia dell’arte e furono scritti da Winckelmann proprio durante il soggiorno romano a Villa Albani, mentre viveva circondato dai capolavori della statuaria antica.