In occasione delle celebrazioni dell’anno di Gulio Romano a Mantova e della mostra Arte e Desiderio, si tiene a Mantova un ciclo di conferenze che indaga i rapporti tra Giulio Romano e le arti.

Giulio Romano, il più talentuoso discepolo della bottega di Raffaello, è annoverato tra i più celebri artisti, architetti e designer del Rinascimento italiano. Alla fine del 1524 Giulio lascia Roma per presentarsi a Mantova al cospetto di Federico Gonzaga, all’epoca marchese della città. L’artista e il mecenate si erano probabilmente conosciuti a Roma, dove Federico aveva trascorso un parte della sua giovinezza come ostaggio diplomatico presso la corte papale. A Mantova la straordinaria energia creativa di Giulio Romano viene incanalata sia su piccoli che su imponenti progetti: realizza affreschi, arazzi, immagini sacre, spiritosi e stravaganti servizi da tavolo ma anche importanti interventi di urbanistica come la costruzione delle Pescherie. Sull’isola del Te, un’isola privata appena fuori dal centro città, Giulio progetta una villa suburbana: Palazzo Te. Per il suo nobile mecenate, assieme ai suoi allievi, abbellisce ogni stanza con affreschi e stucchi straordinari. Ammirato da schiere di architetti di ogni epoca, Palazzo Te, un’icona della città di Mantova, costituisce oggi uno dei maggiori e meglio conservati esempi di architettura rinascimentale italiana.

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