Oggetto del volume, che include un saggio di Alessandra Rampazzo, è villa Sarabhai, costruita da Le Corbusier ad Ahmedabad, in India, tra il 1951 e il 1956 per Manorama Sarabhai, esponente di una tra le più raffinate e potenti famiglie imprenditoriali indiane.
Sullo sfondo di un’India da poco uscita dalla dominazione britannica, la casa progettata per Manorama Sarabhai — tra le più enigmatiche e meno conosciute opere lecorbuseriane — propone il tipo di villa mediterranea messa a punto da Le Corbusier nel corso degli anni Quaranta del secolo scorso. Modello, questo, che sotto la guida di un’esigente committente, si apre a molteplici contaminazioni, che trovano nei modi di vita tradizionali e nel paesaggio culturale locale le proprie specifiche ragioni.
Costruita all’ombra della più eclatante impresa che vede Le Corbusier dare forma negli stessi anni a Chandigarh — la città di nuova fondazione nel Punjab — la villa è il risultato di un complesso processo progettuale e costruttivo che si dipana sotto l’attento controllo dello studio parigino, grazie all’apporto di fidati collaboratori, tra i quali un giovanissimo Balkrishna Doshi (futuro protagonista dell’architettura contemporanea indiana) e Jean Louis Véret. Di quest’ultimo sono gli scatti fotografici dei cantieri delle diverse fabbriche lecorbuseriane ad Ahmedabad — riproposti per la prima volta nel presente volume a confronto con immagini dello stato attuale della villa.
€ 25,00
- Formato
- 17 x 24
- Legatura
- brossura con alette
- Pagine
- 120
- Anno di pubblicazione
- 2021
- ISBN
- 9788892820944
- Lingua
- Italiano
- Genere
- Architettura
- Marchio
- Electa