“La volontà dell’artista invade gli spazi e il motivo è la necessità di non lasciare luoghi inesplorati, possibilità inevase. Entrare in un ‘suo’ spazio, in una sua opera costringe ad essere partecipi immediatamente di una dimensione emotiva e percettiva coinvolgente al punto che si possono avvertire fastidio, ribrezzo, insieme alla tenerezza più struggente”. (Angela Tecce).