Nell’Italia di metà Ottocento percorsa dai fervori irredentisti, Morelli combatte il “convenzionale accademico” con un potente “verismo storico” che si esprime in opere come “Gli iconoclasti” o “I Vespri siciliani”, “Il conte Lara”, “Tasso ed Eleonora”. Fondatore dell’Istituto Artistico Industriale di Napoli, Morelli assimila e rielabora gli spunti più innovativi che attraversano l’Europa dell’epoca: dai temi orientalisti cari a Fortuny ai soggetti religiosi in chiave mistica, fino alle opere austere di fine secolo, pervase di suggestioni simboliste. Il volume è il catalogo della mostra che si tiene a Napoli, Castel Sant’Elmo, a partire dall’ottobre 2005.