Intorno al 329 d.C. l’imperatore Costantino fece tumulare il corpo della madre Elena all’interno di un grandioso mausoleo, in relazione con una basilica da lui stesso fatta edificare e dedicata ai martiri Marcellino e Pietro, sopra la catacomba che ne custodiva i resti al III miglio sulla Via Labicana (odierna via Casilina), nel possedimento imperiale ‘Ad duas lauros’.
A 1690 anni dalla morte dell’Augusta, dopo lunghi e necessari restauri che ne hanno sottratto i resti al declino e al degrado, vengono finalmente riconsegnati alla comunità e riaprono al pubblico il Mausoleo di Sant’Elena e l’annesso Antiquarium, realizzato all’interno della chiesetta e canonica di età moderna – che furono edificate nel complesso – e pensato come museo del suo contesto territoriale. Nel volume sono presentati i risultati dei restauri del Mausoleo e l’allestimento dell’Antiquarium, che hanno coinvolto un team di esperti multidisciplinare e sono il frutto di una proficua collaborazione tra la Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra.
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