Le Terme di Caracalla si animano grazie all’installazione del compositore statunitense Alvin Curran, Omnia Flumina Romam Ducunt, una mostra che non si vede, ma si ascolta.
Ispirandosi ai rumori che animavano il grande spazio delle Terme nel III secolo, Curran ha realizzato una architettura ad hoc, composta da diversi tipi di sonorità: degli animali, della natura inanimata, della voce umana, della contemporaneità.
L’ambiente del Frigidarium diventa così ascoltabile: leoni, lupi, cavalli, usignoli, merli e aquile; oppure il rumore dei corsi d’acqua e del mondo conosciuto allora, e ancora frammenti di testi di poeti e architetti dell’epoca. Questo il corredo che Curran ha sapientemente mescolato, aggiungendo però alcune suggestioni più contemporanee. Sono presenti per esempio registrazioni di molti anni fa del Ponte di Brooklyn, quando la sua pavimentazione era ancora una griglia di metallo e al passaggio dei veicoli risuonava sinfonicamente, e poi l’elettronica di sintesi, gli oggetti metallici, i tamburi, le percussioni e, infine, un frammento di voce di Demetrio Stratos, il celebre cantante del gruppo musicale degli Area.
L’idea di Curran è una architettura composta da segni sonori, in grado di spingere il visitatore a inventare la propria narrazione delle Terme di Caracalla. Un tuffo nel passato per sentire il futuro, attraverso suoni che arrivano da ogni parte del mondo e giungono all’ascoltatore da ogni direzione. Cioè da oltre 20 altoparlanti, pressoché invisibili, posizionati dai punti più alti delle Terme fino ai pozzi di drenaggio, funzionali a creare un nuovo, immaginario disegno nello spazio del Frigidarium.
Data inizio
Martedì 23 ottobre 2018
Data fine
Domenica 03 marzo 2019
Terme di Caracalla
Viale delle Terme di Caracalla, 52
Roma
Ticket
vai al sito
A cura di
RAM radioartemobile
Promosso da
Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma
Organizzata da
Electa
Si ringrazia
Angelo Maria Farro e Antonio Trimani, assistenti di Alvin Curran