Il presente volume, pubblicato in occasione della mostra "Borromini e l'universo del Barocco" (Roma, Palazzo delle esposizioni 1999-2000) indaga la vita e le opere di uno degli architetti più significativi di tutti i tempi.
Il presente volume, pubblicato in occasione della mostra “Borromini e l’universo del Barocco” (Roma, Palazzo delle esposizioni 1999-2000) indaga la vita e le opere di uno degli architetti più significativi di tutti i tempi.
Borromini è un personaggio introverso, con numerose crisi depressive e con un rapporto molto nevrotico con la committenza. Il disinteresse per una vita agiata, la modestia della sua abitazione, l’antipatia profonda per la mondanità, la decisione con la quale affrontava i problemi più scottanti, secondo gran parte dei critici, secondo la gran parte dei critici pongono Borromini in diretto contatto con il pensiero stoico e, in particolare, le “Lettere morali a Lucilio” di Seneca: Anche le scelte compositive sembrano influenzate da alcuni passi di Seneca, soprattutto per quanto riguarda il principio dell’unità nella molteplicità e dell’armonia prodotta da tante disarmonie, quest’ultimo espresso dal filosofo romano a proposito degli spettacoli musicali.