Dal 4 settembre al 5 marzo 1998 a Rovereto, nella casa di Fortunato Depero si è svolta la mostra dedicata a Giannina Censi.
Dal 4 settembre al 5 marzo 1998 a Rovereto, nella casa di Fortunato Depero si è svolta la mostra dedicata a Giannina Censi. Quella di Giannina (Milano 25 gennaio 1913 – Voghera 5 maggio 1995) è una figura di assoluto spicco nel panorama dei creatori e interpreti della danza futurista.
Dopo la rigorosa formazione scaligera, Giannina è a Parigi nel 1930, appena diciassettenne, per studiare danza classica con la pietroburghese Lubov Egorova ed allo stesso tempo frequenta lezioni di danza indiana con il maestro Uday Shankar e danza spagnola con la “famosa Argentina”.
Ma saranno soprattutto il suo incontro con Marinetti nel 1930 e le sue performances futuriste, eseguite tra il 1930 e il 1935, a consegnare la sua memoria ai posteri. Cominciava così uno stretto rapporto di collaborazione concretizzando quel “metallismo della danza futurista” cui inneggiava Marinetti nel suo “Manifesto” e che la porterà in tournée in tutta italiana.
Nel 1935 un’incidente le impedisce di continuare la sua carriera di danzatrice e, dopo alcuni anni di spettacoli di varietà, si dedicherà all’insegnamento, occupandosi pioneristicamente anche di ginnastica della terza età.
In questo catalogo di mostra fotografie d’ epoca, testi, note biografiche testimoniano il periodo “futurista” di questa grande artista.