Nell'ambito del Grande Progetto Pompei, che mira alla riqualificazione del sito archeologico, una mostra promossa dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli.
La mostra prevede di analizzare la suggestione operata dal sito di Pompei sugli artisti, dall’inizio degli scavi nel 1748 al drammatico bombardamento del 1943. I l confronto fra reperti antichi e opere
moderne (dipinti, disegni, raccolte di stampe, progetti architettonici, fotografie, sculture, arte decorativa ecc.) rende esplicita l’influenza della classicità sugli sviluppi dell’arte e dell’estetica moderna, fra emulazione e reinterpretazione. La mostra si affiancherà, per importanza e prestigio al programma di eventi espositivi promosso e realizzato da Expo a Milano nel 2015 e sarà corredata da un ricco catalogo e da un’applicazione dedicata che offrirà, oltre ai contenuti specifici di mostra, anche una visita virtuale ed inedita agli scavi. Il volume raccoglierà una ventina di contributi a cura di specialisti nazionali e internazionali e si articolerà in due grandi parti: la prima dedicata a Pompei nel regno delle due S icilie (1748-1860), la seconda incentrata su Pompei nell’Italia unificata (1860-1943).