La storia della pittura italiana del XVIII secolo analizzata per ambiti regionali e grandi centri, e approfondita secondo le diverse direttrici di influenza, di stile e di committenza, con un ricco repertorio di immagini.
Il volume analizza la pittura italiana nel XVIII secolo ed è strutturato per saggi territoriali, tracciando un profilo geo-storico dell’Italia nel suo momento di passaggio dal linguaggio tardobarocco al rococò, dal rococò all’accademizzazione del barocco e al rinnovamento neoclassicista di fine secolo. È il momento in cui molte scuole pittoriche locali vanno declinando a favore di un linguaggio sovra-nazionale, anche se con alcune luminose eccezioni: Venezia, con gli esiti sublimi di Giambattista Tiepolo, e Roma quale polo privilegiato di attrazione per gli artisti di tutta la penisola.
Una particolare attenzione viene riservata inoltre ad altri aspetti, quali la pittura di genere o lo sviluppo delle Accademie, che vanno al di fuori di una trattazione strettamente regionale. Il volume è corredato di un ricco repertorio iconografico che comprende, oltre alle riproduzioni di capolavori celeberrimi, materiali inediti.