Il carattere profetico dell'opera di Andy Warhol: 130 opere che illustrano la profonda trasformazione del rapporto tra arte e società e del processo creativo e produttivo dell'arte.
Dalla scomparsa di Andy Warhol, avvenuta solo quattordici anni fa, assistiamo a una celebrazione continua delle opere e della fortuna dell’artista, senza eguali nella storia artistica del Novecento. La sua arte, caratterizzata dalla propensione alla riproducibilità dell’immagine fino al limite dell’ossessione – Twenty Marylin, Campbell’s Soup Can – , sopravvive alla stessa epopea Pop che l’ha generata ed è ancora presente in molte forme di comunicazione e di espressione artistica, soprattutto in quella più diffusa e massificata: la pubblicità. Il catalogo della mostra catanese analizza 130 opere esposte tra cui Flowers, Jackie e Ritratto di Marcel Proust e conferma, attraverso ampi contributi critici, il carattere profetico di Warhol e la profonda trasformazione del rapporto tra arte e società, del processo creativo e produttivo dell’arte stessa.