Dalla utopia della Cupola in vetro sul monte Resegone all'impegno professionale e organizzativo nei quartieri popolari di Berlino: un fantasioso interprete dell'architettura del primo Novecento.
Una importante monografia sull’opera completa di Bruno Taut (1880-1938). Animatore dell’espressionismo architettonico dell’immediato dopoguerra, Taut si converte alle forme de Razionalismo, passando dalla utopia della cupola in vetro sul monte Resegone (1918) all’impegno professionale e organizzativo nei quartieri popolari di Berlino.
Così, tra le più alte espressioni della sua attività architettonica, convivono il padiglione per l’esposizione di Colonia del 1914 e il quartiere Britz a Berlino del 1925.
Dal 1921 al 1924 è architetto capo della città di Magdeburgo, ma, con l’avvento del nazismo, lascia la Germania per trasferirsi all’estero.
La presentazione testuale e grafica rigorosa, l’ineccepibile livello scientifico e il corredi di informazioni e di immagini, fanno di questo volume una tappa fondamentale nella vicenda critica di Taut, fantasioso interprete dell’architettura del primo Novecento.
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