In mostra al MAXXI di Roma, il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, l'opera di Francesco Clemente, artista cosmopolita che vive e lavora tra New York, l'India e l'Italia.
Nato a Napoli nel 1952, Francesco Clemente inizia da giovanissimo a scrivere poesie e disegnare da autodidatta. Nel 1971 inaugura la sua prima mostra a Roma, nel 1973 viaggia per la prima volta in India, a Delhi e, nel 1974, in Afghanistan. Nel 1979 rientra in Italia e viene inserito da Achille Bonito Oliva nella Transavanguardia insieme a Cucchi, Chia, De Maria e Paladino con cui espone in importanti collettive. Nel 1981 si trasferisce a New York dove entra in contatto con Warhol, Basquiat (in collaborazione con i quali realizzerà una serie di opere) e Keith Haring, intrecciando una fitta rete di relazioni con poeti come John Wieners, Gregory Corso, Allen Ginsberg e Robert Creeley. Negli anni successivi continua a vivere e lavorare tra New York (dove tuttora risiede), l’India e l’Italia mentre, in tutto il mondo, si aprono sue mostre personali e collettive.